
PERCORSI

DA EROE RIVOLUZIONARIO
A ICONA POP.
ALCUNE RIFLESSIONI SUL MITO DI CHE GUEVARA
La ricorrenza legata al cinquantesimo anniversario della morte di Ernesto Che Guevara rappresenta per l’indagine storiografica un momento di riflessione irrinunciabile su due nodi cruciali della storia contemporanea: da un lato i meccanismi di costruzione e percezione del mito politico, dall’altro lato il ruolo della ritualità pubblica e delle strategie di propaganda nel rafforzamento dei sistemi politici.
​
La complessa parabola biografica del “Comandante” e le circostanze legate alla sua morte hanno trasformato il guerrigliero rivoluzionario più noto di tutti i tempi in un mito leggendario, fonte di ispirazione di intere generazioni provenienti dalla più disparate militanze politiche. Dall’estrema destra all’estrema sinistra, il volto del “Che” campeggia come simbolo di ribellione, come emblema antidogmatico. Trasfigurato e “strappato” dall’originario contesto sociale e culturale, Ernesto Guevara de la Serna è diventato una vera e propria icona pop, la cui fruizione ha travalicato la dimensione esclusivamente politico-ideologica, affermandosi anche sul piano economico. Così, in maniera paradossale, il simbolo della rivoluzione comunista è diventato anche un’espressione della cultura capitalistica (ben noto e quanto mai azzeccato è il divertente scambio di battute sull’eroe argentino tra i comici Ficarra e Picone).
​
​
Per quanto riguarda il secondo aspetto, occorre sottolineare come la celebrazione della morte del “Che” si collochi in un momento estremamente delicato nella vita del socialismo cubano. La scomparsa del leader maximo, Fidel Castro, nel novembre del 2016, nonché il processo di transizione avviato dalla classe dirigente del partito comunista cubano rappresentano dei fattori di potenziale instabilità per il regime di L’Avana, che si appresta a compiere 60 anni di vita. In questo quadro, il riferimento al mito di Che Guevara assume un significato fondamentale su due fronti: da un lato come strumento di legittimazione dei cambiamenti in atto, dall’altro lato come espressione e forte rivendicazione del senso di identità nazionale. La ritualità pubblica che in questi giorni caratterizza la società cubana attraverso manifestazioni, cortei e commemorazioni ufficiali ruota attorno alla figura del “comandante”, accostata a quella di Fidel e degli altri eroi della rivoluzione cubana.
​
In conclusione, tra la profluvie di articoli, bilanci e analisi politiche segnalo un pezzo interessante uscito su “Juventud rebelde. Diario de la juventud cubana” e dedicato alla costruzione fotografica del mito di Che Guevara.
​
​
​
Per una panoramica sulle principali manifestazioni in onore del “Che” è possibile effettuare una rassegna online delle testate giornalistiche più diffuse a Cuba, partendo ad esempio da “Granma” organo ufficiale del partito comunista cubano.
​